
Controlli dell'Agenzia delle Entrate, sono sicuri in caso di questi errori - News.popcorntv.it
I controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate sono sicuri se commetti uno di questi errori ma in pochi lo sanno: a cosa fare attenzione.
Con l’inizio della stagione estiva prende il via uno degli appuntamenti più delicati per i contribuenti italiani: la presentazione della dichiarazione dei redditi 2024.
L’adempimento fiscale richiede attenzione non solo ai termini, ma anche alla corretta compilazione dei modelli ufficiali messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, che monitora con rigore ogni possibile errore o incongruenza per avviare controlli mirati.
Scadenze e modelli ufficiali per la dichiarazione dei redditi 2024
Nel periodo attuale, tutti coloro che hanno percepito redditi nel corso del 2024 devono presentare la propria posizione fiscale attraverso due principali modelli, distinti a seconda della categoria di contribuente:
- Modello 730/2025, riservato a pensionati e lavoratori dipendenti;
- Modello Redditi PF 2025, obbligatorio per i titolari di partita IVA e utilizzabile anche da chi non ha un sostituto d’imposta.
Le scadenze per l’invio sono fissate rispettivamente al 30 settembre 2025 per il Modello 730 e al 31 ottobre 2025 per il Modello Redditi PF. La presentazione può essere effettuata autonomamente tramite il portale online dell’Agenzia delle Entrate o tramite intermediari abilitati, quali CAF o professionisti. È fondamentale, in ogni caso, assicurarsi che tutti i dati inseriti siano completi e corretti per evitare l’attivazione di controlli fiscali. Un elemento cruciale per evitare spiacevoli sorprese è la verifica scrupolosa delle informazioni contenute nella dichiarazione. Tra i dati che richiedono particolare attenzione troviamo:
- Redditi da lavoro o pensione;
- Proprietà immobiliari e relative rendite catastali;
- Spese detraibili e deducibili, come quelle sanitarie, scolastiche, i mutui e le assicurazioni;
- Familiari fiscalmente a carico e spese sostenute per loro.
Anche una sola incongruenza può compromettere la validità della dichiarazione, rendendo possibile l’intervento dell’Agenzia delle Entrate. Il modello 730 precompilato rappresenta una soluzione pratica per molti contribuenti, ma attira anche l’attenzione dell’Agenzia delle Entrate. Se il contribuente accetta il modello senza apportare modifiche, generalmente non si attivano controlli documentali. Tuttavia, qualora vengano inserite nuove spese o si modifichino i dati proposti, l’Amministrazione può procedere a verifiche preventive entro quattro mesi dalla scadenza di presentazione, quindi fino a gennaio 2026.

I controlli sono particolarmente stringenti nei casi in cui il rimborso richiesto superi i 4.000 euro o quando emergano anomalie rispetto ai dati comunicati da terzi come datori di lavoro, banche, assicurazioni o enti sanitari. Un provvedimento dell’Agenzia del 30 maggio 2022 ha chiarito che elementi quali differenze tra acconti versati e dichiarati, discrepanze tra certificazioni uniche e dichiarazioni precedenti o oneri detraibili inseriti manualmente ma non registrati da enti esterni possono innescare controlli approfonditi.
In caso di accertamenti, il rimborso viene sospeso fino a conclusione delle verifiche, che devono concludersi entro sei mesi dalla scadenza del modello 730. Inoltre, la comunicazione del modello 730-4 non viene trasmessa al datore di lavoro o all’ente pensionistico, ma resta a carico del CAF o del professionista che ha inviato la dichiarazione. L’Agenzia delle Entrate, dunque, mantiene un controllo serrato sull’accuratezza delle dichiarazioni, rendendo indispensabile un approccio attento e scrupoloso da parte dei contribuenti per evitare ritardi nei rimborsi o richieste di chiarimenti. Per tale ragione, l’assistenza di un professionista qualificato rimane la soluzione più consigliata per garantire la correttezza e la completezza dei dati inseriti nei modelli fiscali.