
Scatta l'allerta negli aeroporti - news.popcorntv.it
Questi accorgimenti, sebbene non eliminino completamente il rischio, aumentano sensibilmente le probabilità di partire senza inconvenienti.
L’estate 2025 si preannuncia critica per i viaggiatori aerei italiani: numerosi voli rischiano infatti di essere soggetti ad overbooking, una pratica sempre più diffusa tra le compagnie aeree che può compromettere seriamente la partenza delle vacanze.
Si tratta di una strategia commerciale che, pur essendo legale, può causare disagi significativi ai passeggeri. È dunque fondamentale conoscere i meccanismi di questo fenomeno e i diritti garantiti ai viaggiatori per difendersi efficacemente.
Overbooking: definizione e motivazioni economiche
L’overbooking – termine inglese che significa letteralmente «sovraprenotazione» – consiste nella vendita di un numero di biglietti superiore ai posti disponibili sull’aeromobile. Questa tecnica nasce da un calcolo statistico accurato che considera la percentuale di passeggeri che non si presentano al gate: una quota stimata intorno al 5%. Le compagnie aeree, attraverso complessi algoritmi, prevedono quanti passeggeri potrebbero non imbarcarsi e vendono quindi più posti di quelli effettivamente esistenti.
La pratica ha una forte motivazione economica: un aereo pieno garantisce ricavi maggiori, contenendo i costi operativi. Inoltre, l’overbooking consente di offrire tariffe più competitive e di coprire eventuali penali per cancellazioni o modifiche. Le grandi compagnie guadagnano ogni anno centinaia di milioni di euro grazie a questa strategia, che massimizza l’efficienza dei voli.
Cosa accade in caso di overbooking: diritti e procedure
Quando tutti i passeggeri si presentano al gate di un volo in overbooking, si attiva una procedura regolamentata dal Regolamento CE 261/2004. Innanzitutto, la compagnia chiede volontari disposti a rinunciare al posto in cambio di compensazioni come voucher, rimborsi o upgrade su voli futuri. Questi passeggeri ricevono anche assistenza durante l’attesa.

Se i volontari non sono sufficienti, la compagnia procede al negato imbarco per alcuni passeggeri, scelti secondo criteri quali classe di prenotazione, ordine di check-in, o status nei programmi frequent flyer. I passeggeri esclusi hanno diritto a compensazioni economiche che variano da 250€ a 600€ a seconda della distanza del volo, oltre a rimborsi o riprotezione su voli alternativi. L’assistenza comprende pasti, bevande, alloggio e trasporti se necessario, nonché la possibilità di effettuare chiamate.
I viaggiatori sono invitati a farsi consegnare una conferma scritta dell’overbooking e a conservare le ricevute delle spese per ottenere il rimborso.
Come prevenire l’overbooking: consigli pratici
Per ridurre il rischio di ritrovarsi vittima di overbooking, è consigliabile adottare alcune strategie preventive. Effettuare il check-in online il prima possibile è fondamentale poiché l’ordine cronologico influisce sulla priorità di imbarco: chi si registra per ultimo è il primo a rischiare il negato imbarco. Alcune compagnie offrono biglietti con priorità d’imbarco, che rappresentano una garanzia in più.
Iscriversi ai programmi frequent flyer può offrire protezione, soprattutto per i clienti con status elevati che godono di priorità e vantaggi esclusivi, inclusa l’esclusione dall’overbooking.
Infine, è preferibile scegliere voli in orari meno congestionati, come quelli mattutini, ed evitare compagnie o rotte con precedenti di sovraprenotazioni. Le tariffe più economiche sono più a rischio overbooking, pertanto un biglietto di fascia superiore può rappresentare una sicurezza aggiuntiva.