
Attenzione alla falsa multa - news.popcorntv.it
Seguire le raccomandazioni degli esperti e mantenere un atteggiamento critico verso comunicazioni inattese rimane la miglior difesa.
Il fenomeno delle truffe informatiche si evolve costantemente, con nuovi stratagemmi messi in atto da malintenzionati che sfruttano la fiducia dei cittadini.
Un caso particolarmente insidioso è rappresentato dalla truffa della finta multa PagoPa, che continua a ingannare molti utenti con messaggi email apparentemente ufficiali, finalizzati a sottrarre dati sensibili e denaro.
La truffa della finta multa PagoPa: modus operandi e rischi
La truffa si presenta sotto forma di una mail che simula un avviso di sanzione per eccesso di velocità, con una richiesta di pagamento entro 72 ore per una somma di qualche centinaio di euro. La comunicazione appare estremamente credibile, poiché riproduce fedelmente il logo e l’interfaccia grafica del portale ufficiale PagoPa, incluso l’uso di colori, font e layout identici a quelli reali. Tuttavia, il link allegato nella mail non conduce al sito autentico, ma a una pagina creata ad hoc per carpire dati personali e informazioni bancarie, aprendo così una via di accesso ai conti correnti delle vittime.
A lanciare l’allarme è il CERT-AgID, il team nazionale per la sicurezza informatica dell’Agenzia per l’Italia Digitale, che sottolinea la pericolosità di questa forma di phishing sempre più raffinata. La difficoltà nel riconoscere il falso è aggravata dal tono formale del messaggio e dalla presenza di codici di violazione che imitano quelli ufficiali, elementi che generano pressione psicologica affinché la vittima proceda al pagamento senza verifiche.
Come identificare e difendersi dalla truffa PagoPa
Per evitare di cadere nella trappola è fondamentale mantenere la calma e seguire alcune semplici regole di sicurezza digitale:
- Non cliccare mai sui link contenuti in mail sospette.
- Non fornire mai dati personali o bancari via email.
- Ricordare che PagoPa non invia comunicazioni ufficiali tramite email o SMS, ma si avvale di sistemi di autenticazione come SPID o CIE per eseguire pagamenti.
- Verificare sempre il dominio del sito di pagamento, che deve essere esclusivamente checkout.pagopa.it; ogni altro indirizzo è da considerarsi non affidabile.

- Controllare la presenza del certificato di sicurezza HTTPS, riconoscibile dal lucchetto nella barra degli indirizzi del browser.
- Accertarsi che il mittente delle email sia l’indirizzo ufficiale noreply-checkout@ricevute.pagopa.it: qualsiasi variazione è indice di falsificazione.
- Prestare attenzione a errori ortografici, incongruenze nel testo o toni troppo allarmistici, che sono segnali tipici di messaggi fraudolenti.
In caso di dubbi, è consigliato contattare direttamente il servizio clienti ufficiale di PagoPa per confermare la veridicità di eventuali richieste di pagamento. Inoltre, è possibile inviare la mail sospetta al CERT-AgID all’indirizzo malware@cert-agid.gov.it per ricevere supporto tecnico e indicazioni su come procedere.
Qualora la truffa fosse già stata subita, è importante denunciare tempestivamente l’accaduto alle autorità competenti, per attivare le procedure di tutela e contrasto.
L’importanza della consapevolezza digitale
L’attualità dimostra come i criminali informatici sappiano sfruttare la familiarità degli utenti con strumenti digitali ufficiali, creando falsi estremamente realistici e difficili da smascherare.
La truffa della finta multa PagoPa è solo un esempio delle insidie che si nascondono nel mondo digitale e ribadisce l’importanza di una cultura della sicurezza informatica aggiornata e diffusa, soprattutto in un contesto in cui le transazioni online sono sempre più frequenti e integrate nella vita quotidiana.