Carlo Conti e la confessione su Sanremo 2026: cosa succederà all’Ariston

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SANREMO, ITALY - FEBRUARY 11: Carlo Conti attends the 75th Sanremo Music Festival 2025 at Teatro Ariston on February 11, 2025 in Sanremo, Italy. (Photo by Daniele Venturelli/Daniele Venturelli/Getty Images )

Il conduttore torna alla guida del Festival e svela l’emozione dietro le selezioni. Intanto si avvicina la maratona benefica per le missioni francescane

Il palco dell’Ariston si prepara ad accogliere una nuova edizione del Festival di Sanremo, con Carlo Conti di nuovo alla guida. A pochi mesi dalla chiusura del Festival 2025, il conduttore toscano ha già iniziato a lavorare al prossimo appuntamento, previsto per il 2026. Durante un’intervista con Mara Venier a Domenica In, Conti ha raccontato come molti artisti abbiano già inviato le loro proposte, segno di quanto il festival continui ad avere un peso centrale nella scena musicale italiana.

Le notti in bianco e il peso della scelta: il lato nascosto del Festival

Conti, alla sua terza direzione artistica, ha ammesso di vivere con grande coinvolgimento la fase di selezione dei brani. Le giornate che precedono l’annuncio ufficiale sono, per lui, tra le più difficili. “Mi sveglio nel cuore della notte, pensando a una canzone che ho escluso e che mi tormenta”, ha confessato. Nonostante la lunga esperienza, l’ansia da scelta non si affievolisce.

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SANREMO, ITALY – FEBRUARY 12: Carlo Conti attends the 75th Sanremo Music Festival 2025 at Teatro Ariston on February 12, 2025 in Sanremo, Italy. (Photo by Daniele Venturelli/Daniele Venturelli/Getty Images )

Ogni anno, centinaia di canzoni arrivano alla redazione del Festival. Solo poche trovano posto in scaletta. Non si tratta solo di selezionare brani forti sul piano musicale: serve anche una coerenza narrativa, un equilibrio tra voci nuove e nomi noti, tra stili diversi e messaggi capaci di parlare a tutti. L’obiettivo, spiega Conti, è offrire un festival “che rappresenti la complessità e la bellezza della nostra musica”.

Il lavoro dietro le quinte è lungo e meticoloso. Conti ha ribadito l’intenzione di dare spazio a nuove sensibilità, includendo artisti capaci di raccontare l’Italia di oggi, con attenzione anche ai temi sociali e culturali. Non si tratta solo di uno spettacolo: per lui, la musica ha un potere di coesione che oggi è più importante che mai.

Tra Ariston e solidarietà: la nuova sfida in nome di Francesco

Il pensiero, però, non è solo rivolto al Festival. Il 24 maggio, Conti sarà al timone di “Con il cuore, nel nome di Francesco”, evento benefico che andrà in onda su Rai1, Rai Radio1 e RaiPlay. Si tratta di una maratona solidale, con raccolta fondi destinata alle mense e missioni francescane. Per il conduttore, è un impegno che unisce la forza della musica con un messaggio concreto di aiuto.

Durante l’intervista, Conti ha ricordato anche l’apparizione di Papa Francesco a Sanremo 2025, definendola “inaspettata e toccante”. Il pontefice, scomparso lo scorso 21 aprile, aveva lasciato un segno profondo nel cuore degli spettatori e dello stesso conduttore. “È stato un momento che porterò con me per tutta la vita”, ha detto. “La sua presenza, semplice ma potente, ha dato un senso diverso a quella serata. Non era previsto, non era costruito. Era solo autentico”.

Ora l’attenzione torna al Festival. Gli artisti continuano a inviare brani, sperando di essere tra i pochi selezionati per Sanremo 2026. Conti, con la consueta precisione, ascolta, riflette e annota. L’obiettivo è chiaro: offrire un’edizione che emozioni, coinvolga e racconti il Paese con onestà.

Il pubblico, nel frattempo, aspetta. I nomi ufficiali non sono ancora stati svelati, ma l’attesa è già cominciata. E se c’è una certezza, è che la musica, ancora una volta, farà il suo mestiere: sorprenderà, unirà, farà discutere. E, forse, curerà.

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