
Cosa trasformare la tua casa sfitta in B&B - news.popcorntv.it
Il bed and breakfast rappresenta un’opportunità concreta per chi vuole trasformare una casa inutilizzata in una fonte di reddito.
Aprire un bed and breakfast senza partita IVA è una possibilità concreta per chi dispone di una casa sfitta e desidera avviare un’attività di ospitalità riducendo al minimo gli oneri fiscali.
Il settore del B&B rappresenta una delle soluzioni più diffuse per accogliere turisti, alternativa agli hotel, e può essere gestito anche in forma non imprenditoriale, evitando così complicazioni burocratiche e costi eccessivi.
Come funziona un bed and breakfast senza partita IVA
Il bed and breakfast si caratterizza per la sua gestione prevalentemente familiare, con la fornitura di un alloggio e della prima colazione all’interno di un’abitazione privata. La normativa italiana stabilisce che per questa tipologia di struttura:
- il numero massimo di camere è compreso tra tre e sei, con un totale di posti letto che non può superare i 20;
- la struttura deve rimanere chiusa per almeno tre mesi all’anno.
Quando questi requisiti vengono rispettati, l’attività non è considerata commerciale e quindi non richiede l’apertura della partita IVA. Il reddito derivante dall’affitto delle camere può essere dichiarato come reddito diverso, ai sensi dell’articolo 67, comma 1, lettera i) del TUIR, con la possibilità di dedurre le spese documentate sostenute per gestire l’attività.
Per esercitare il B&B in questa modalità, è inoltre necessario che il proprietario risieda nell’immobile dove si svolge l’attività e che la gestione avvenga con il contributo esclusivo dei familiari. È importante segnalare che la regolamentazione varia a livello regionale e provinciale, quindi occorre sempre consultare le norme locali.
Quando il bed and breakfast diventa un’attività imprenditoriale
La gestione di un B&B diventa imprenditoriale se vengono meno le condizioni sopra indicate. In questi casi, è obbligatorio aprire la partita IVA, indicando nell’apposito modello il codice Ateco 55.20.41, valido per il 2025. L’attività imprenditoriale si caratterizza per:
- l’organizzazione strutturata, ad esempio con un sito web dedicato e un sistema di prenotazioni online;
- la fornitura di servizi accessori, come visite guidate o degustazioni, tipici delle case vacanze;
- l’erogazione continuativa del servizio durante tutto l’anno;
- l’adozione di strumenti tecnologici di accesso alla struttura, come tessere magnetiche.

In questo contesto, il reddito prodotto è incompatibile con la gestione occasionale e si configura come un’attività commerciale a tutti gli effetti.
Obblighi amministrativi e fiscali per aprire un B&B
Per avviare un bed and breakfast è necessario presentare la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) presso lo sportello SUAP del Comune in cui si trova la struttura. La SCIA deve contenere tutte le informazioni relative all’attività e all’immobile, e il rilascio è soggetto al pagamento di una tassa di istruttoria che può variare da 60 a 150 euro.
Dal 1° gennaio 2025, un ulteriore obbligo riguarda il possesso del Codice Identificativo Nazionale (CIN) per tutte le strutture ricettive e gli immobili destinati ad affitti brevi. Il CIN viene rilasciato tramite una piattaforma telematica del Ministero del Turismo, dopo verifica del rispetto dei requisiti normativi.
Il codice deve essere esposto in modo visibile nella struttura e riportato nelle comunicazioni pubblicitarie e nelle piattaforme online. La mancata osservanza di questo obbligo comporta sanzioni pecuniarie che vanno da 800 a 8.000 euro.