
I dati allarmanti: perché non fare il bagno in questi laghi del Lazio - News.popcorntv.it
Sono i laghi più belli del Lazio ma se fai il bagno qui rischi davvero grosso: l’allarme scattato dopo le analisi.
Sono stati diffusi oggi i risultati del monitoraggio Goletta Verde di Legambiente, che ha analizzato la qualità delle acque nei principali laghi del Lazio.
Su 24 punti di campionamento, 20 rispettano i parametri di legge, uno risulta inquinato e tre sono classificati come fortemente inquinati. La situazione più critica riguarda il lago di Bolsena in provincia di Viterbo e due specchi d’acqua nel territorio pontino: il lago di Fondi e il lago di Paola a Sabaudia.
Laghi più inquinati del Lazio: i punti di criticità
Il bilancio di Legambiente evidenzia la presenza di scarichi abusivi e depurazioni inefficaci come cause primarie dell’inquinamento degli specchi lacustri. Nel dettaglio, il lago di Bolsena presenta problemi significativi di depurazione: su sei punti monitorati, cinque risultano nei limiti di legge, mentre un punto, quello alla foce del fosso lungo viale Luigi Cadorna a Bolsena, è fortemente inquinato.
In provincia di Latina, la situazione è preoccupante per due laghi. Nel lago di Fondi, il canale San Magno a Fondi è migliorato rispetto all’anno precedente risultando nei limiti di legge, ma il canale San Vito a Monte San Biagio conferma la sua condizione di forte inquinamento microbiologico. Il lago di Paola a Sabaudia presenta un peggioramento nel punto di campionamento del canale su via Orsolini Cencelli, passato da inquinato nel 2024 a fortemente inquinato nel 2025, mentre il punto alla fine di Strada Selva Piana rimane nei limiti consentiti.
Un ulteriore punto critico si riscontra nel lago Fogliano, sempre in provincia di Latina, che passa da una condizione di conformità nel 2024 a inquinato nel 2025, evidenziando un peggioramento nella qualità delle acque alla foce del canale su strada Litoranea 6260 in località Cicerchia. Al di fuori delle criticità sopra descritte, la situazione degli altri laghi della regione appare sostanzialmente positiva. Nel viterbese, il lago di Vico è risultato nei limiti di legge in entrambi i punti monitorati, mentre nella provincia di Roma il lago di Bracciano ha confermato i quattro punti campionati tutti dentro i parametri di legge, così come il lago di Albano di Castelgandolfo, monitorato con due punti risultati conformi.

Nel frusinate, il lago di Canterno a Ferentino continua a mantenere una buona qualità delle acque con due punti campionati entro i limiti dal 2016. Infine, nella provincia di Rieti, il lago del Turano ha mostrato miglioramenti rispetto al passato, risultando nei limiti in un punto monitorato, mentre il lago del Salto è conforme in entrambi i punti analizzati. Elisa Scocchera, portavoce di Goletta dei Laghi 2025, ha sottolineato l’importanza del monitoraggio costante: “La situazione dei laghi nel Lazio conferma il trend di miglioramento rispetto agli anni precedenti, ma non possiamo abbassare la guardia, soprattutto nei punti ancora critici”.
Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio, ha precisato: «I nostri monitoraggi non costituiscono un giudizio complessivo sullo stato ecologico degli ecosistemi lacustri né attribuiscono patenti di balneabilità, ma è positivo constatare che nella maggioranza dei laghi del Lazio non sono stati riscontrati fattori microbiologici di origine fecale inquinanti. Tuttavia, è indispensabile intervenire con decisione nelle aree più colpite, come il lago di Bolsena e i laghi di Sabaudia, Fondi e Fogliano, dove persistono problemi legati a scarichi abusivi e malfunzionamenti dei depuratori».
Il quadro complessivo evidenzia come la tutela dei laghi laziali richieda un impegno continuo per garantire la salubrità delle acque e la sicurezza ambientale, soprattutto nelle zone più fragili, fondamentali non solo per l’ecosistema ma anche per il turismo e le comunità locali.