Nicole “Nicky” Nichols è interpretata dall'attrice Natasha Lyonne. Nella serie statunitense la donna è un'ex eroinomane, un personaggio poco definito, portavoce della dicotomia di una vita borghese e - allo stesso tempo - imperfetta e problematica.
Un volto pulito ed un trascorso tipico da ragazza inquieta, come tutte le altre protagoniste della serie, anche Nicky è alle prese con i suoi drammi esistenziali.
Nichols ha un'infanzia molto particolare, è stata allevato da una bambinaia. Sua madre era una donna mondana benestante che viveva con il suo ragazzo e non voleva prendersi cura di lei.
All'età di vent'anni, a New York City, Nicky entra in contatto con amici che la introducono all'abuso di eroina.
Durante una corsa in auto, in un taxi rubato, Nicky ha un incidente con un'altra macchina. Lei ed i suoi amici vengono arrestati per il furto del taxi.
Nicky viene poi arrestata per l'irruzione nell'appartamento di una donna che possiede dei libri costosi. Il suo tentativo è quello di appropriarsene per rivenderli e comprare eroina.
La madre di Nicky vuole intervenire con l'aiuto di un avvocato che possa difenderla ed aiutarla in caso di condanna. Ma la ragazza si oppone all'offerta di aiuto della madre che rimprovera per essere assente nei suoi anni più delicati, cosa che ha portato Nicky ad intraprendere un percorso di auto-distruzione.
Orange is the new black, il dramma carcerario prodotto da Netflix e sceneggiato da Jenji Kohan, propone tematiche molto attuali e forti, il lesbismo, l'etnia, il carcere. Temi di un certo calibro eppure dai toni smorzati da un forte umorismo ed un certo carico di umanità che resta comunque sempre presente a ricordarci che siamo esseri umani.
Nel penitenziario femminile di Lichtfield le carcerate sono ancor prima donne. Tutte, nessuna esclusa.
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