Siamo nella primavera del 1965, quando un gruppo di manifestanti al seguito del reverendo Martin Luther King, si opposero pacificamente agli ostacoli imposti ai afroamericani di manifestare il loro diritto di voto. Il tutto avvenne dalla piccola cittadina di Selma, Alabama, nel sud degli Stati Uniti d’America, il melting pot delle più svariate realtà storiche e culturali.
La regista Ava DuVernay, afroamericana, che ha già nel 2012 si è aggiudicata il riconoscimento come miglior regista al Sundance Film Festival , riporta sul grande schermo temi caldi della storia che insegnano a bettrsi per la civiltà del mondo, per i diritti negati a coloro che rischiano di non aver voce nella società. Ciò che rende l’opera della DuVernay ancor più degna di merito è il fatto di aver restituito al mito di Martin Luther King una dimensione più umana, fatta di dubbi, paure e fragilità che spesso il mondo ha sottovalutato, ma era un uomo, ancor prima di diventare un eroe internazionale. Grandiosa l'interpretazione di David Oyelowo! Abbiamo scelto per voi le frasi più belle del film…
Martin Luther King Jr. (David Oyelowo)
«La vita non è degna d'essere vissuta se non siamo disposti a morire per coloro che amiamo e per ciò in cui crediamo.»
«Che succede quando un uomo decide che quando è troppo, é troppo? »
«Preferisco che siate tutti arrabbiati con me, che vedervi feriti, o morti »
«Io non posso nascondermi, nessuno può nascondersi! »
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