Dinanzi un problema, urge trovare una soluzione. Il più delle volte, la natura di questa soluzione dovrebbe quantomeno essere raccolta nei limiti della decenza, o nel caso del film, della razionalità.
“Una soluzione razionale” è il titolo della pellicola realizzata dal regista svedese Jörgen Bergmark e presentata alla 66ª edizione della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. I protagonisti sono due amici, Erland e Sven-Erik. Entrambi lavorano per una cartiera di una cittadina industriale e vivono tranquillamente la loro vita, finché Sven-Erik incontra Karin e la sposa. Ad una festa, Erland conosce la nuova moglie del migliore amico e subito ne rimane colpito. Questo colpo di fulmine improvvisamente diventerà una vera e propria avventura sentimentale, tanto che la stessa Karin, quando il marito la porta fuori per una gita in barca, gli confessa di essere innamorata del suo migliore amico. Le conseguenze di una simile rivelazione potrebbero essere tante, eppure le due coppie in procinto d’esplosione decidono di raggiungere un compromesso: vivere una relazione a quattro.
Erland propone a Sven-Erik e Karin di trasferirsi sotto il suo stesso tetto, condiviso con la moglie May. Nonostante lo shock iniziale, nessuno dei due coniugi traditi sembra avere il coraggio di porre fine al proprio matrimonio, così accettano e stipulano un elenco di dieci regole da dover rispettare sotto lo stesso tetto. E se una relazione a due può risultare difficoltosa, immaginatene una vissuta a quattro. Erland nel tempo libero dirige una scuola serale sul matrimonio e, in uno dei primi incontri che c’introducono il suo personaggio, ammette che il primo dei più diffusi problemi in una coppia è la mancanza di comunicazione. È proprio in base a questo concetto che Erland propone ai tre di sedersi a tavolino e discuterne apertamente, perché la comunicazione del resto è ciò che può portare a una soluzione.
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