Personaggio chiave del film è Rumata, uno scienziato che ha una missione da compiere sul pianeta Arkanar: aiutare quella che si presenta come una civiltà primordiale ad evolversi. Per portare a termine il suo compito dovrà per prima cosa proteggere gli intellettuali, ovvero le persone dal quale dipenderà il futuro e il progresso. L’impresa non sarà affatto semplice ed egli, quasi come fosse un dio, dovrà muoversi all’interno di una società fondata sui bisogni primari dell’uomo.
I luoghi tra i quali i personaggi dovranno muoversi sono i borghi medievali, castelli ma anche, e soprattutto, animali, pioggia, escrementi e natura selvaggia, punti cardine del cinema russo.
German per questo suo film sceglie una location decisamente fuori ogni misura, immergendo letteralmente i suoi personaggi nel fango e non solo. Sembra quasi che il contesto e i luoghi superino nettamente, in un gioco di ruoli ribaltato, l’importanza data ai personaggi.
Questa volta lo scenario che German propone è privo di ogni possibile confine, è il mondo al suo stato primordiale. Per l’intero corso del film, il regista seguirà i suoi personaggi, riportando sullo schermo ogni minimo dettaglio di quei castelli, borghi, paesi e campi che fanno da sfondo a questa fanta-scientifica pellicola ma, non ripercorrendo null più di una volta.
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