Il film è ambientato nella Polonia contemporanea, in quella che il regista definisce una fase “post-Papa Woityla”, anche se ha una parte girata in Italia.
La Polonia di oggi è descritta da Zanussi come una realtà che vive grandi difficoltà: “Sotto il comunismo eravamo senza libertà, ma questo ci distoglieva da qualsiasi responsabilità. Oggi avvertiamo il peso della libertà, perché, a volte, non sappiamo che farne. E in più la logica del capitalismo selvaggio non condiziona solo il lavoro, ma impone degli stili di vita che segnano, spesso negativamente, tutta la nostra esistenza”.
Dopo la scomparsa del Papa polacco, sono venuti meno anche molti di quei personaggi, anche all'interno della chiesa cattolica, che avevano costituito un punto di riferimento, tanto che “in questo momento c’è grande confusione nei rapporti fra Chiesa e Stato. Manca un vero dialogo”.
La Polonia di oggi sta dentro questa contradizione, sospesa tra il passato comunista, la spietata dimensione capitalista e la perdita dei valori propria dell'umanità intera, prima che della sola Polonia.
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