Ho risposto al call center e mi sono trovato il nuovo operatore telefonico: l’esperto spiega come difendersi

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Ho risposto al call center e mi sono trovato il nuovo operatore telefonico - news.popcorntv.it

Lo spoofing telefonico consente ai truffatori di camuffare il numero in uscita: con una chiamata ingannevole, spesso registrata, riescono a ottenere consensi o dati sensibili. Crescono i casi in Italia.

Negli ultimi anni, i call center hanno assunto un ruolo sempre più rilevante nel panorama della comunicazione tra aziende, pubbliche amministrazioni e cittadini. La loro diffusione è stata favorita sia dalla spinta digitale sia dalla necessità di gestire volumi sempre maggiori di interazioni a distanza. Parallelamente, però, queste strutture sono diventate anche un canale usato da truffatori per raggirare le persone, sfruttando strumenti tecnologici avanzati. Una delle tecniche più usate è il cosiddetto spoofing, un sistema che consente di mascherare il numero del chiamante, facendolo apparire come familiare o riconducibile a un’azienda affidabile. Il rischio è alto, perché le vittime vengono indotte a fornire consensi verbali o informazioni sensibili in buona fede, senza rendersi conto della manipolazione in atto.

Come operano i truffatori usando lo spoofing

La dinamica è ormai rodata. Tutto comincia con una telefonata da un numero che appare locale, spesso con prefisso italiano. In realtà, la chiamata può provenire da qualsiasi parte del mondo. Il numero è stato camuffato artificialmente grazie alla tecnica dello spoofing, e già questo crea un senso di fiducia nella vittima. Una volta che si risponde, parte un messaggio registrato: spesso si annuncia una rimodulazione del contratto telefonico, oppure l’imminente attivazione di un servizio a pagamento.

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Le frodi telefoniche colpiscono sempre più persone – news.popcorntv.it

Il passo successivo è cruciale: alla persona viene chiesto di premere un tasto in base al proprio operatore telefonico. Questo gesto, apparentemente innocuo, innesca la seconda fase della truffa: la vittima viene trasferita a un finto operatore che finge di rappresentare una compagnia telefonica. A quel punto, il truffatore propone una “soluzione” per evitare il sovrapprezzo: cambiare operatore. Tutto è orchestrato con tono cordiale e convincente, come fosse una vera assistenza clienti.

Una volta ottenuto il della persona dall’altra parte della cornetta, il passaggio di operatore viene formalizzato. La conferma verbale viene spesso registrata e usata come prova per avviare la pratica. L’utente, convinto di aver semplicemente evitato un rincaro, si ritrova invece con un contratto nuovo che non ha realmente richiesto. Alcuni riescono ad accorgersene subito e bloccare l’operazione, ma molti se ne rendono conto solo dopo aver ricevuto la prima fattura da un gestore sconosciuto.

Come difendersi dalle frodi telefoniche

Il modo più efficace per proteggersi è non interagire mai con le chiamate sospette. Se una voce registrata chiede di premere un numero, meglio riagganciare senza proseguire. Nessun operatore serio attiva modifiche contrattuali in quel modo. È utile anche evitare di dire “sì” o altre risposte affermative all’inizio della telefonata, poiché i truffatori possono registrare la voce per usarla come finta autorizzazione a servizi non richiesti.

Chi riceve una chiamata ambigua dovrebbe contattare subito il proprio operatore, utilizzando i canali ufficiali (numero verde, app o sito web). Lì si può verificare se effettivamente ci sono modifiche al contratto o se la telefonata ricevuta è riconducibile alla compagnia.

Le autorità italiane, in particolare AGCOM, hanno iniziato a introdurre misure per ridurre l’impatto dello spoofing. Esistono filtri automatici per bloccare numeri internazionali camuffati, ma il fenomeno resta difficile da arginare. La rapidità con cui cambiano i metodi e la possibilità di falsificare i numeri da ogni parte del mondo rende il contrasto complesso.

Il consiglio degli esperti è di diffidare dalle offerte telefoniche ricevute a sorpresa. Un vero operatore comunica cambi contrattuali con preavviso scritto, mai con urgenze via telefono. La prudenza resta lo strumento più efficace: ascoltare con attenzione, prendersi tempo e non agire mai d’impulso. Solo così si può evitare di cadere nella rete sempre più raffinata dei truffatori digitali.

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