
C'è un colore che attira tutte le menti geniali - news.popcorntv.it
Le menti geniali pensano allo stesso modo, un modo di dire che mia è stato così veritiero come adesso, una ricerca svela la verità.
Ci sono dettagli che sembrano insignificanti, quasi casuali, come preferenze, abitudini e scelte quotidiane che agiamo quotidianamente senza rifletterci troppo, sono così e basta. Proprio in quei piccoli gesti si nascondono indizi sorprendenti sulla nostra mente e sul nostro modo di essere, la psicologia ci ha insegnato a comprenderli.
Prendiamo, ad esempio, il colore preferito, in molti pensano che sia una questione di gusto, magari legata ai ricordi d’infanzia o alla moda del momento. Ma uno studio recente ha dimostrato che dietro una semplice preferenza cromatica può celarsi qualcosa di molto più profondo, legato a componenti psicologiche e strutturali.
Cosa dice di te il tuo colore preferito?
Una ricerca condotta da un team coreano ha risposto a questa domanda, coinvolgendo circa 900 persone tra i 20 e i 60 anni di età. Prima di indicare il loro colore preferito, i partecipanti sono stati sottoposti a un test per misurare il quoziente intellettivo, i risultati hanno stupito tutti.

Secondo le stime e i dati raccolti, chi possiede un’intelligenza più elevata tende ad amare una tonalità di colore ben precisa, il blu. Non si tratta di una coincidenza, ma di una vera e propria tendenza statistica, anche le persone più riflessive e introspettive sembrano condividere la predilezione.
Non è una sorpresa, se si pensa alla simbologia del blu, questo colore richiama stabilità, profondità e affidabilità, ma anche lucidità mentale e capacità organizzativa. È il colore della calma, della concentrazione e della disciplina interiore, richiama pensieri equilibrati e ben definiti, dove tutto è tenuto sotto controllo dalla mente.
In psicologia, il blu è spesso associato al rigore, all’autocontrollo e alla logica, è la tinta delle menti che analizzano e ponderano prima di agire. Non a caso, è molto amato da chi lavora nei settori legati alla tecnologia, alla matematica, alla scrittura o alla ricerca scientifica.
Ma c’è di più, come dicevamo, lo studio ha evidenziato una forte correlazione anche con l’introversione, il blu viene percepito come uno “specchio emotivo”. È una sorta di rifugio visivo, capace di stimolare la riflessione, in cui riflettersi e ritrovare l’equilibrio, dona sensazioni di rilassamento e focus mentale.
All’opposto, per esempio, i più estroversi sembrano orientarsi verso tonalità più vivaci, come il rosso, il giallo e i toni di mezzo, come l’arancione. Colori energici, che attirano l’attenzione e rispecchiano una personalità più esuberante e orientata alla socialità, con movimenti verso l’esterno piuttosto che verso l’interno.