
Attenzione a questi strumenti in cucina - news.popcorntv.it
L’EFSA sottolinea l’importanza di una corretta igienizzazione per evitare la contaminazione incrociata.
I mestoli di legno, da sempre simbolo della cucina tradizionale italiana, nascondono un rischio spesso sottovalutato che può mettere a repentaglio la sicurezza alimentare in casa.
Nonostante il loro fascino e la connessione con metodi di cottura tramandati da generazioni, questi utensili possono diventare veicoli di contaminazione batterica se non trattati con le adeguate precauzioni.
Il pericolo nascosto nei mestoli di legno
Gli studi più recenti, come quelli condotti dall’Università del Wisconsin, hanno evidenziato come la natura porosa del legno consenta l’assorbimento di umidità e residui organici, creando un ambiente ideale per la proliferazione di batteri pericolosi come E. coli e Salmonella.
La struttura cellulare del legno, composta principalmente da cellulosa con microcanali capillari, permette infatti la penetrazione di liquidi e contaminanti fino a mezzo millimetro di profondità, un fenomeno che non si limita alla superficie visibile.
I detergenti usati quotidianamente possono accumularsi nelle fibre del legno, trasformando questi strumenti apparentemente innocui in potenziali serbatoi di sostanze nocive.
Un ulteriore fattore di rischio è legato all’uso della lavastoviglie: l’esposizione a cicli termici intensi e detergenti aggressivi danneggia l’integrità del legno, provocando rigonfiamenti e microfessure che favoriscono ulteriormente l’insediamento batterico.
Come sanificare correttamente i mestoli di legno
Un metodo efficace e riconosciuto dalla comunità scientifica per disinfettare i mestoli è la bollitura in acqua salata. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) conferma che l’ebollizione a 100°C per almeno 10 minuti è in grado di eliminare oltre il 99% dei batteri patogeni, tra cui Staphylococcus aureus ed E. coli. Per ottenere risultati ottimali, si consiglia di immergere completamente i mestoli in una soluzione di acqua e sale grosso (circa 3 litri d’acqua con 3 cucchiai di sale), girandoli a metà trattamento per garantire una disinfezione uniforme.
Dopo la bollitura, è fondamentale asciugare i mestoli immediatamente con un panno pulito e lasciarli asciugare all’aria in posizione verticale per almeno due ore, così da evitare il ristagno di umidità che può vanificare l’efficacia della sanificazione.

Per proteggere il legno da un’eccessiva secchezza e prevenire la formazione di crepe, viene inoltre raccomandata l’oliatura periodica con oli stabili come l’olio di cocco frazionato, l’olio di semi d’uva o l’olio minerale alimentare. L’applicazione deve avvenire con olio leggermente riscaldato, distribuendolo uniformemente e rimuovendo l’eccesso dopo circa 15 minuti.
Pratiche quotidiane per la sicurezza in cucina
La manutenzione dei mestoli di legno non si limita al trattamento settimanale: pratiche semplici ma costanti possono ridurre significativamente i rischi di contaminazione. È importante evitare di lasciare i mestoli immersi in liquidi per tempi prolungati, lavandoli immediatamente dopo l’uso con acqua calda e una spazzola robusta, preferibile a una spugna per rimuovere efficacemente i residui incastrati nelle venature.
L’asciugatura è un momento cruciale: i mestoli vanno riposti in posizione verticale, evitando ambienti chiusi e umidi che favoriscono la proliferazione di muffe e batteri. L’odore “stagnante” o anomalo è un chiaro segnale di contaminazione profonda, che richiede un trattamento di disinfezione più lungo o la sostituzione dell’utensile.
Segni come crepe, scolorimenti persistenti o una superficie appiccicosa nonostante l’asciugatura indicano un deterioramento strutturale irreversibile, momento in cui la sostituzione diventa imprescindibile per garantire la sicurezza alimentare.
Integrare nella routine domestica la sequenza di lavaggio manuale immediato, bollitura settimanale, asciugatura verticale e oliatura protettiva può prolungare la durata dei mestoli fino a 5-10 anni, mantenendo al contempo elevati standard igienici e preservando l’eleganza e la funzionalità di questi strumenti tradizionali.