Non commettere mai questi errori nella dichiarazione dei redditi: rischi davvero molto

Tempo di dichiarazione dei redditi - (news.popcorntv.it)
Compilare correttamente la dichiarazione dei redditi è fondamentale per evitare ritardi nei rimborsi, accertamenti o addirittura sanzioni
L’Agenzia delle Entrate ha recentemente messo in guardia sui principali errori che possono compromettere l’esito della dichiarazione, invitando i contribuenti a prestare particolare attenzione. Tutti elementi che è il caso di conoscere, dato che stiamo entrando nel periodo più “caldo”. Non solo sotto il profilo climatico.
La buona notizia è che oggi, grazie alla dichiarazione precompilata, molti dati arrivano già inseriti, ma questo non esonera il cittadino dal dovere di controllo. E soprattutto, non significa che la compilazione sia priva di insidie
Dichiarazione dei redditi, dalle scadenze ai dati: gli errori da non commettere
Uno degli aspetti più importanti riguarda i tempi. Le date da segnare sul calendario sono il 30 settembre 2025, termine ultimo per inviare il modello 730 e il 31 ottobre 2025, scadenza per chi presenta il Modello Redditi Persone Fisiche (ex Unico).

Inviare la dichiarazione in ritardo comporta non solo sanzioni, ma anche il rischio di perdere eventuali rimborsi o subire accertamenti. Anche se si sceglie di utilizzare la dichiarazione precompilata fornita dall’Agenzia delle Entrate, resta in capo al contribuente la responsabilità di verificarne l’esattezza. Gli errori più comuni si riscontrano in alcuni ambiti specifici. Redditi di lavoro e pensione: vanno confrontati con le Certificazioni Uniche ricevute dai datori di lavoro o dagli enti previdenziali. Immobili e terreni: è necessario controllare che siano indicati correttamente i dati catastali, le rendite e l’eventuale utilizzo (prima casa, affitto, ecc.). Familiari a carico: devono essere indicati solo se rispettano i limiti di reddito previsti dalla legge. Spese detraibili e deducibili: errori o omissioni in questa sezione possono comportare la perdita di importanti agevolazioni fiscali. Tra le spese più frequenti: sanitarie, scolastiche, assicurative, per ristrutturazioni o mutui.
Chi accetta il modello 730 precompilato senza modificarlo, di norma, riceve il rimborso più velocemente e senza controlli preventivi. Ma attenzione: nel momento in cui si effettuano modifiche – per esempio aggiungendo spese sanitarie non inserite automaticamente – scatta il controllo formale dell’Agenzia. In tal caso, l’Agenzia può sospendere temporaneamente il rimborso, inviare richieste di chiarimento, oppure ritardare l’erogazione del rimborso fino a quattro mesi dalla data di invio del modello. Inoltre, se l’ammontare del credito richiesto supera i 4.000 euro, i controlli sono praticamente inevitabili.
Un altro scenario da evitare è quello in cui il modello 730 non venga trasmesso correttamente al datore di lavoro o all’ente pensionistico che deve effettuare il conguaglio. Questo può accadere, ad esempio, se la dichiarazione è stata gestita da un CAF o da un professionista abilitato, e sono emerse anomalie tali da impedire l’invio del cosiddetto modello 730-4. In questi casi, l’Agenzia blocca tutto fino alla risoluzione del problema, con effetti negativi sui tempi di rimborso.