
Così recuperi i contributi passati - news.popcorntv.it
Questa misura potrebbe rivoluzionare la gestione delle posizioni contributive degli autonomi, garantendo serenità previdenziale.
La nuova rottamazione quinquies si presenta come un’opportunità significativa per artigiani, commercianti, professionisti e lavoratori autonomi che desiderano recuperare i contributi previdenziali mancanti e avvicinarsi al pensionamento anticipato.
Non si tratta soltanto di una semplice sanatoria fiscale, ma di una misura pensata per colmare i vuoti contributivi accumulati nel corso degli anni e facilitare il raggiungimento dei requisiti per la pensione.
La rottamazione quinquies: flessibilità e benefici per i lavoratori
Questa nuova definizione agevolata delle cartelle esattoriali, già al vaglio della Commissione Finanze del Senato, introduce importanti novità rispetto alle precedenti sanatorie fiscali. Innanzitutto, il pagamento potrà essere dilazionato in fino a 120 rate mensili nell’arco di dieci anni, senza l’obbligo di maxi rate iniziali.
Inoltre, sarà possibile beneficiare di una maggiore tolleranza, con fino a otto mancati versamenti consentiti prima di perdere i vantaggi della misura. Il prolungamento del periodo di pagamento, che passa da cinque a dieci anni, rende questa soluzione più accessibile e sostenibile per molti contribuenti.
Nonostante le critiche legate al minor gettito fiscale dovuto alla cancellazione di sanzioni e interessi, la rottamazione quinquies potrebbe essere inserita nella prossima manovra di bilancio e rappresenta un passo avanti nella politica di regolarizzazione.
Recupero contributi Inps e pensione anticipata
L’aspetto più rilevante per i lavoratori autonomi riguarda il recupero dei contributi previdenziali non versati. Spesso, infatti, i debiti contributivi non figurano nell’estratto conto contributivo, creando veri e propri “buchi” nella carriera lavorativa che impediscono l’accesso alla pensione anticipata. Grazie alla nuova rottamazione, sarà possibile sanare anche i carichi affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione, inclusi quelli già in fase esattoriale.

Una volta saldato il debito contributivo, si potrà ottenere il riconoscimento di tali contributi ai fini pensionistici, avvicinandosi così al soddisfacimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia o per le pensioni anticipate.
È però fondamentale rispettare scrupolosamente il calendario dei pagamenti, poiché il riconoscimento contributivo scatterà solo al termine del saldo completo delle pendenze, come ribadito dall’Inps nei messaggi 824/2017 e nella circolare 86/2023.
Strategie per accelerare il pensionamento
Vista la durata massima di dieci anni per il pagamento delle rate, i lavoratori che puntano a una pensione anticipata potrebbero valutare di accelerare i versamenti. Ridurre i tempi a due o tre anni, per esempio, consentirebbe di evitare il rischio di “congelamento” dei contributi e di poter accedere tempestivamente ai canali agevolati di pensionamento.
Questo è particolarmente importante per chi ha già raggiunto l’età anagrafica richiesta ma non ha ancora completato la carriera contributiva a causa di debiti pregressi.
La rottamazione quinquies, ancora in attesa di diventare legge, si delinea quindi come un importante strumento per chi non è riuscito a regolarizzare in passato le proprie posizioni fiscali e contributive. Oltre a sanare i debiti, offre una concreta possibilità di anticipare l’uscita dal lavoro, evitando di rimanere bloccati da “buchi” contributivi che sino ad oggi hanno rappresentato un ostacolo insormontabile.