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Pensioni 2025, in arrivo un nuovo premio per l’età: il Governo propone aumenti a tappe, più invecchi e più guadagni

Un nuovo aggiornamento al sistema pensionistico italiano sta per sconvolgere il futuro dei prossimi pensionati.

Quando si parla di pensione, per alcuni ogni anno in più può tradursi in un piccolo ma prezioso incremento sul proprio assegno mensile. Non è magia, ma una misura concreta di sostegno pensata per riequilibrare le pensioni per chi vive la terza età con risorse limitate.

Le pensioni basse sono una realtà diffusa e spesso drammatica, nonostante gli anni di contributi versati, molti si trovano comunque con la pensione minima. È qui che intervengono le cosiddette maggiorazioni sociali, aumenti previsti dalla legge per aiutare i pensionati più in difficoltà ad arrivare decentemente a fine mese.

Nuovo valore agli anni di età

Il sistema di riferimento è complesso, frutto di una stratificazione normativa che parte dalla legge 544 del 1988 e si arricchisce con provvedimenti successivi. Tra le principali misure c’è l’“incremento al milione”, pensato per garantire una pensione di almeno 740 euro al mese agli ultrasettantenni con redditi molto bassi.

Ogni età ha il suo aumento – news.popcorntv.it

Ma in alcuni casi questo beneficio può essere riconosciuto già a partire dai 65 anni, se si hanno alle spalle almeno 25 anni di contributi. Le maggiorazioni si applicano sia alle pensioni dirette, come vecchiaia, anticipata, inabilità e a quelle di reversibilità, sono escluse invece quelle erogate dalla Gestione Separata.

I benefici si estendono anche a prestazioni assistenziali come posso essere l’assegno sociale e le indennità per invalidi civili, ciechi e sordomuti. L’obiettivo è uno, sempre lo stesso, alla base di questi provvedimenti, cioè evitare che chi ha già poco si ritrovi con ancora meno.

Per accedere a questi incrementi non basta l’età, occorre rientrare nei limiti di reddito fissati dalla legge, che non deve superare i 7.844,20 euro annui. Se si è in coppia, il reddito complessivo deve restare sotto i 14.847,04 euro, alcuni redditi come quello della casa di abitazione non vengono conteggiati.

Quando il reddito personale supera di poco la soglia prevista, è possibile comunque ottenere una maggiorazione parziale. In questo caso, l’importo viene ridotto proporzionalmente. Per questo è fondamentale allegare la dichiarazione dei redditi alla domanda, anche se si tratta di stime, così da ottenere la cifra corretta.

Gli importi delle maggiorazioni, a differenza di quelli delle pensioni, però, non sono soggetti a rivalutazione automatica, ma restano fissi a prescindere da tutto. Attualmente, chi ha tra 60 e 64 anni può ricevere 25,83 euro al mese in più, tra i 65 e i 69 anni, 82,64 euro.

Dopo i 70, si arriva a 136,44 euro mensili, che si riducono a 124,44 per chi riceve anche la quattordicesima. In definitiva, ogni anno che passa può portare un piccolo aiuto in più e quando si vive con poco, anche una manciata di euro può fare la differenza tra fatica e sollievo.

Published by
Michele Messina