Sono tante, tantissime, le opzioni che i cittadini hanno, quest’anno, di cambiare tutti gli infissi, senza spendere nulla
Nel 2025, la possibilità di cambiare tutte le finestre della propria abitazione senza alcun costo diretto rappresenta un’opportunità imperdibile per molti italiani. Grazie a diverse agevolazioni fiscali, è possibile effettuare lavori di ristrutturazione e miglioramento energetico, contribuendo non solo al benessere della propria casa, ma anche all’ambiente. Tuttavia, è fondamentale prestare attenzione al tipo di bonus scelto, poiché non tutti offrono gli stessi vantaggi economici.
Il governo italiano promuove vari bonus per la ristrutturazione degli immobili, con l’obiettivo di stimolare l’economia, in particolare il settore dell’edilizia. Questo approccio ha un duplice scopo: da un lato, mira a incentivare i cittadini a effettuare lavori di ristrutturazione, generando così una maggiore domanda di materiali, manodopera e professionisti. Dall’altro, rappresenta un’opportunità per aumentare l’occupazione in un settore che ha sofferto molto durante le crisi economiche.
In un contesto più ampio, l’assegnazione di questi bonus è anche parte di una strategia di sostenibilità ambientale. Tra i principali obiettivi del governo, c’è quello di promuovere l’efficienza energetica delle abitazioni, riducendo al contempo le emissioni inquinanti. Inoltre, ristrutturare le abitazioni non solo migliora il comfort abitativo, ma contribuisce anche alla tutela del patrimonio immobiliare nazionale. Molti edifici in Italia, infatti, non rispettano gli standard di sicurezza antisismica e energetica attuali. L’adeguamento degli immobili attraverso interventi di riqualificazione è quindi fondamentale per garantire sicurezza e funzionalità, prevenendo il degrado urbano e valorizzando i quartieri.
Bonus per cambiare le finestre: quali opzioni hai?
Nel 2025, i principali bonus disponibili per il cambiamento delle finestre sono il Bonus Ristrutturazione, l’Ecobonus e il Superbonus. La scelta tra questi dipende principalmente dalle caratteristiche dell’immobile e dal tipo di intervento previsto. L’Ecobonus è senza dubbio la detrazione fiscale più utilizzata per gli interventi volti a migliorare l’efficienza energetica degli edifici. Consentendo di detrarre una parte delle spese sostenute dall’Irpef, questo bonus offre aliquote attualmente fissate al 50% o 36%, a seconda che l’immobile sia una prima casa o meno. È importante notare che a partire dal 2026, l’aliquota per la prima casa scenderà al 36%, e dal 2028 ci sarà una semplificazione con un’unica aliquota del 30% per tutti gli immobili, con un tetto massimo di spesa di 60.000 euro.

Per poter beneficiare dell’Ecobonus, è necessario che le nuove finestre soddisfino requisiti tecnici specifici. In particolare, è fondamentale considerare il valore della trasmittanza termica (U), che indica la capacità del serramento di isolare termicamente. Un valore di trasmittanza più basso corrisponde a un migliore isolamento. Ad esempio, il parametro Uw, che combina le prestazioni di vetri e telai, dovrebbe essere inferiore a 1,3 W/m²K per garantire un buon isolamento, mentre valori intorno a 0,8 W/m²K sono considerati ottimali.
Questi standard sono regolati da decreti ministeriali che stabiliscono i limiti per accedere alle detrazioni. È inoltre importante notare che il pagamento delle finestre deve essere effettuato tramite bonifico bancario o postale “parlante”, il quale deve riportare la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il codice fiscale o la partita IVA del fornitore. Questo metodo garantisce la tracciabilità delle spese e l’idoneità al riconoscimento della detrazione fiscale, evitando problematiche con l’Agenzia delle Entrate.
Scegliere il bonus più vantaggioso è cruciale per massimizzare il risparmio. Ad esempio, se l’immobile necessita di una ristrutturazione più ampia, il Superbonus potrebbe risultare più vantaggioso, poiché consente di detrarre fino al 110% delle spese per determinati interventi di riqualificazione energetica. Tuttavia, la complessità burocratica e i requisiti aggiuntivi richiesti per accedere a questo bonus possono rappresentare un ostacolo.