Tinture per capelli e cancro, rischi se ci sono queste sostanze: controlla prima di usarle

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Attenzione alle tinture per capelli - (news.popcorntv.it)

Negli ultimi anni, le tinture per capelli sono finite spesso sotto i riflettori a causa di preoccupazioni legate alla loro sicurezza

Alcuni studi, infatti, hanno suggerito una possibile correlazione tra l’uso regolare di questi prodotti e l’insorgenza di alcune forme tumorali. Ma cosa dice realmente la scienza? E quali precauzioni possono essere adottate per un utilizzo sicuro?

Le tinture per capelli sono utilizzate ogni giorno da milioni di persone in tutto il mondo, sia per motivi estetici che per coprire i capelli bianchi. Proprio per la loro larga diffusione, la comunità scientifica ha condotto numerosi studi per verificare l’eventuale legame tra l’uso di questi prodotti cosmetici e l’aumento del rischio di sviluppare tumori, in particolare quelli alla vescica e alla mammella. Tuttavia, le evidenze raccolte finora non confermano una correlazione diretta e certa tra tinture moderne e cancro.

Le sostanze sotto osservazione

Nel passato, alcune tinture per capelli contenevano sostanze potenzialmente dannose, oggi vietate o rigorosamente controllate. Tra queste, la formaldeide, impiegata soprattutto nei trattamenti liscianti, è stata classificata come “cancerogena per l’uomo” dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC). Proprio per questo motivo, l’Unione Europea ne ha fortemente limitato l’utilizzo nei cosmetici, vietandone l’impiego in concentrazioni superiori a quelle ritenute sicure.

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Le tinture per capelli fanno male? – (news.popcorntv.it)

Un’altra sostanza spesso presente nelle tinture permanenti è la parafenilendiammina (PPD), un colorante chimico considerato potenzialmente allergenico ma non cancerogeno. Anche in questo caso, la normativa europea ha fissato limiti precisi alla sua concentrazione per garantire la sicurezza dell’utente. È importante notare che molte delle sostanze sospettate di essere cancerogene in passato sono state eliminate dalle formulazioni moderne grazie all’aggiornamento delle norme europee sulla sicurezza dei cosmetici.

Le tinture per capelli si dividono in tre categorie principali, ciascuna con caratteristiche e livelli di rischio differenti: Temporanee: colorano la superficie del capello e si eliminano dopo uno o due lavaggi. Sono considerate le più sicure, poiché contengono poche sostanze chimiche e non penetrano in profondità nel capello. Semipermanenti: offrono una durata maggiore (fino a 6-8 lavaggi) ma impiegano una quantità ridotta di sostanze ossidanti rispetto alle permanenti. Permanenti: agiscono in profondità modificando la struttura del capello. Sono le più efficaci in termini di durata e copertura, ma possono contenere ingredienti come la PPD. È essenziale seguire le istruzioni e fare attenzione a possibili reazioni allergiche.

Sebbene le tinture moderne siano generalmente sicure, gli esperti raccomandano alcune semplici accortezze per ridurre ulteriormente eventuali rischi. Acquistare prodotti certificati: è fondamentale scegliere tinture conformi alle normative europee, evitando prodotti di dubbia provenienza o privi di etichettatura chiara. Leggere attentamente le istruzioni: rispettare i tempi di posa e le modalità d’uso è essenziale per evitare irritazioni o altri effetti indesiderati. Effettuare un test allergico: prima di usare una nuova tintura, è bene applicare una piccola quantità di prodotto sulla pelle (solitamente dietro l’orecchio o all’interno del gomito) per verificare eventuali reazioni allergiche. Limitare la frequenza d’uso: anche se non esistono prove certe che le tinture causino il cancro, ridurre l’esposizione chimica può sempre essere una scelta prudente. Evitare l’uso in gravidanza senza il parere medico: anche se non ci sono controindicazioni assolute, è preferibile consultare un medico prima di tingere i capelli durante la gravidanza.

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