Mancano ancora sei mesi al Festival di Sanremo 2019, che si terrà da martedì 5 a sabato 9 febbraio. Eppure i rumors sulla coppia di presentatori che affiancherà Claudio Baglioni si susseguono senza sosta. Stando alle ultime voci di corridoio, non ci saranno Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino. Secondo quanto rivelato dal Fatto Quotidiano, il direttore artistico della kermesse sarebbe disposto a fare carte false pur di avere Paola Cortellesi al suo fianco sul palco dell’Ariston. Baglioni – scrive il Fatto – “sarebbe un suo estimatore da sempre e ne apprezzerebbe la sua versatilità”. L’attrice romana, d’altronde, non è nuova alle grandi produzioni Rai, già affrontate con bravura ai tempi di Laura e Paola e Uno di noi. Non solo: Cortellesi è già stata nel cast fisso dell’edizione 2004 di Sanremo condotta da Simona Ventura.
Sanremo 2019, Baglioni vuole Paola Cortellesi
Sul fronte maschile, invece, i favori del cantautore si starebbero concentrando su Beppe Fiorello. Campione della fiction d’autore, fratello di Rosario (ospite speciale dell’ultima edizione), impegnato ed estroso, Fiorello figura da tempo nella lista dei desideri per il Festival. “È una cosa che si ripete ogni anno”, ha ammesso lui stesso in un’intervista concessa di recente a Il Secolo XIX. “Certamente fare il Festival con Baglioni sarebbe un onore, ma non lo so, è un discorso complicato”.
Sanremo 2019, presentatori e regolamento cambiano
Intanto, Baglioni e il suo manager Ferdinando Salzano hanno già iniziato i grandi cambiamenti per il Festival 2019. Il primo e più clamoroso riguarda la competizione: Big e Giovani in un'unica categoria. Un'autentica rivoluzione che porterà gli artisti emergenti a dover sfidare ad armi pari chi i grandi palchi li calca già da anni. Come conseguenza di questa decisione, la doppia serata invernale prevista su Rai 1 per giovedì 13 e venerdì 14 dicembre non sarà più il consueto appuntamento con Sarà Sanremo, ma un vero e proprio Sanremo Giovani che porterà gli esordienti a mettersi in mostra per ottenere la possibilità di gareggiare con i Big. Questo cambiamento nel meccanismo porterà inoltre ad una diminuzione dei posti in concorso, con i giovani che saranno inevitabilmente in netta minoranza rispetto agli “anziani”.
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